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Stralci di articoli critici sull’opera di Mario Gambetta

A. Angiolini 1932 Il Lavoro 25 novembre
“… Sebbene così ossequiente al disegno , tanto da seguire con fermo amore la natura nei suoi più delicati particolari , riesce a portarci in un mondo fantastico penetrato da nitide luci.
La sua opera “ Girls” è aderente alla realtà , ma sembra vista in un palcoscenico modernissimo , dove questo mago ha tutti i mezzi per vivificarla .”…



E. Zanzi La Biennale di Venezia 1940 Gazzetta del Popolo 19 maggio
“.. Uno studio a parte merita l’arte del disegno di M. G. , il quale , con tavole maliziose fino a toccare la garbata sfrontatezza , magistralmente accordando morbidezze grigie su macchie di sanguigna , neri opachi su splendidi candori presenta un bel campionario di nudità eccitanti e magiche , visioni ambigue che lo stile superiore rende rispettabili e degne . Si pensa a Goya e Daumier…”


P. Raimondi Savonesi d’oggi . Mario Gambetta . 1941 Il Lavoro 4 febbraio
“.. l’effetto e l’efficacia di queste composizioni in notevole parte dall’abituale perizia cromatica , nonché , dalla vasta cultura del pittore che può sfruttare un ricco bagaglio di cognizioni, cultura che conferisce spesso a queste opere un singolare grado di “ litteratura” che può soddisfare palati molto raffinati ed esigenti ...”


E. Zanzi Sentimento, istinto ,cultura . Gambetta artista 1953 Corriere della Liguria , dicembre
12 “ Uomo libresco ( fin troppo libresco) , l’avvocato ( senza clienti) , Gambetta è uno dei sei o sette maggiori disegnatori e acquafortisti italiani.
Benchè legato alle abitudini quiete e ordinate di una famiglia esemplare , benchè, più sedentario che errabondo e non assiduo di Parigi , Mario Gambetta dichiara nelle sue opere la predilezione per Degas, per Matisse e la sconfinata venerazione per Goya e per le fascinazioni di certi quadri religiosi, diabolici e surrealisti di Alessandro Magnasco….”



Adriano Grande Gambetta 1970 Sabatelli Editori
“ ..Dal complesso dell’opera di M. Gambetta risulta ben chiaro che , pur trattandosi d’un artista evidentemente colto , d’ispirazione sovente intellettuale , ciò che sempre e soprattutto lo ha avvinto non fu mai il significato cerebrale da ricavarsi per mezzo di un quadro o di un’incisione , puntando specialmente sul “soggetto” della propria arte , bensì e invece , un valore umano e sentimentale esattamente espresso in novità di pittura , in scoperta di superiore verità estetica.”


Franco Dante Tiglio 1949 Pittori e scultori savonesi antichi e moderni . Palazzo del Comune. Savona
...” Se è vero che l'impressionismo è stato anche spiegato come un tentativo di compenetrare di musica la pittura , io penso che la migliore e recente pittura di Mario Gambetta fu determinata da un impulso poetico. Si tratta di trasportare sulla tela le ultra realtà che sfuggono al pennello e alla parola , materializzando i fantasmi coinvolti nella corrente delle nostre sensazioni : un pò più in là che vada , Gambetta toccherà i confini dell'inconscio o forse, li avrà già toccati in qualche capriccio , che tiene ancora nascosto nelle voluminose cartelle del suo studio.”